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I chakra
I chakra sono i centri della nostra attività psicofisica.
I chakra trasformano il prâna, l'energia cosmica, in energia
individuale, in attività organica, fisica, emotiva e mentale.
La conoscenza di questi centri è molto importante nella pratica
dello Yoga, giacché sia gli âsana che i prânâyâma
sono pratiche che mirano alla stimolazione e al riequilibrio delle funzioni
dei chakra.
Il nostro equilibrio psicofisico dipende dal funzionamento armonico
dei chakra.
lì modo migliore di conoscere i chakra è quello di farne
esperienza attraverso la pratica dello Yoga: sapere che esiste un determinato
chakra, che si chiama in un determinato modo, si colloca in una determinata
parte del corpo e governa determinate funzioni psicofisiche, senza poterlo
percepire direttamente, non serve.
Le pratiche contenute in questo volume, dalle posizioni fisiche alle
meditazioni, sono presentate proprio in modo tale da permetterti di sviluppare
un'esperienza diretta dei chakra.
Rilassati, Io Yoga non richiede nessuno sforzo, solo il piacere dell'azione...
un'azione che si compie da sé.
Rilassa il tuo corpo, lascialo libero di esprimersi, le posizioni che
esso assumerà sono del tutto naturali.
Ascolta il piacere del tuo corpo che si muove, si stira. Respira...
lascia libero il tuo corpo, rilassati, non opporre resistenza... e tutto
si farà da sé.
Il senso della pratica dello Yoga è quello di liberare la tua
energia: se costringi il tuo corpo nelle posizioni, se costringi la tua
mente con la scusa di meditare, come puoi liberarti?
Qui di seguito vengono illustrati i chakra principali del tronco e della
testa, i chakra periferici degli arti, la dimensione ultracosciente del
Cielo e la dimensione subcosciente della Terra.
Il Cielo.
È la sede del Purusha, Io Spirito Supremo. Per l'uomo rappresenta
anche la dimensione ultracosciente, ovvero il piano della Coscienza Sovramentale
illuminata dallo Spirito.
Sahasrâra (il
Loto dai mille petali).
È l'apertura attraverso la quale l'uomo è posto in contatto
con il Cielo.
Attraverso questa apertura discendono nell'uomo i poteri del Cielo
come, per esempio, la fede, e attraverso quest'apertura la coscienza del
l'uomo sale al Cielo per ricevere l'illuminazione e venire trasformata
in Coscienza Universale.
Il colore che corrisponde al sahasrâra è il lilla.
Àjnâ-chakra
(il Terzo Occhio).
È il chakra rappresentatore.
In questo chakra l'energia della vita si trasforma in pensiero e in
volontà cosciente, dunque è in questo chakra che si costruisce
la nostra interpretazione mentale del reale fondata sul senso dell'individualità.
Finché questo chakra resta in prevalenza chiuso noi non possiamo
vedere altro che la nostra raffigurazione mentale del reale e perciò
rimaniamo prigionieri di Mâyâ il mondo dell'illusione creato
dalla nostra mente.
Solo quando il Terzo Occhio si apre, acquisiamo il potere del corretto
discernimento (viveka) attraverso il quale possiamo distinguere il mondo
dell'illusione dalla vera realtà.
Nel piano fisico questo chakra controlla il nostro sistema nervoso
centrale e periferico.
Il colore del chakra è bianco puro oppure bianco leggermente
dorato.
Non tutti
gli autori attribuiscono gli stessi colori ai chakra.
Quando vengono proposti due diversi colori per lo stesso chakra, l'ideale
è che sia tu stesso a scegliere, fra i due colori, quello che personalmente
senti più adatto a esprimere la natura del chakra.
Il bijàmantra, ovvero la vibrazione sonora che corrisponde a
questo chakra, è OM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: ghiandola pineale.
Punto del corpo sul quale ci si deve concentrare per contattare il
chakra: centro tra le sopracciglia.
Vishuddha-chakra.
È il chakra di relazione.
In questo centro tutte le energie, trasformate negli altri centri in
pensieri, emozioni, sentimenti, vengono rielaborate in modo tale da poter
essere rese manifeste e comunicabili agli altri.
Con questo chakra noi recepiamo tutti i messaggi verbali che ci provengono
dall'esterno.
Nel piano fisico questo chakra controlla il processo della respirazione
polmonare.
Il colore del chakra è blu.
lì bìja-mantra è HAM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: tiroide.
Punto del corpo sul quale ci si concentra: cavità della gola.
Anâhata-chakra.
È il chakra sublimatore.
In questo centro i desideri e le emozioni che si generano nel manipùra-chakra
vengono sublimati.
Nel piano fisico questo chakra controlla l'apparato cardiocircolatorio.
Colore: acquamarina, tra il verde e l'azzurro.
bìja-mantra: YAM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: plesso cardiaco.
Punto del corpo sul quale ci si concentra: centro del torace.
Manipùra-chakra.
È il chakra formatore.
Questo chakra dà molteplici forme particolari, che corrispondono
ai vari desideri dell'essere vitale, alla vibrazione che nello svàdhishthàna-chakra
viene conferita all'energia vitale.
Nel piano fisico questo chakra controlla tutti i processi di trasformazione
e assimilazione del cibo.
Colore: giallo.
Bìja-mantra:RAM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: plesso solare.
Punto del corpo sul quale ci si concentra: ombelico.
Svàdhishthàna-chakra.
È il chakra motore.
Questo chakra fornisce all'energia vitale, che a livello del mùlâdhàra-chakra
è come l'acqua calma di un lago, la potente vibrazione che è
all'origine dell'essere vitale.
Questa vibrazione originaria corrisponde al desiderio di vita e all'istinto
sessuale.
Nel manipura-chakra il desiderio che fa vibrare l'energia viene riprodotto,
moltiplicato in un'infinità di desideri secondari e di emozioni.
Nel piano fisico questo chakra controlla le funzioni degli organi sessuali.
Colore: rosso chiaro.
Bilamantra: VAM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: plesso pelvico.
Punto del corpo sul quale ci si concentra: organi sessuali.
Mùlàdhàrachakra:
È il chakra fondamento.
Questo centro, nel quale si genera l'impulso della fame e della sete,
controlla il passaggio dell'energia della Terra attraverso il canale uomo.
Esso è l'apertura attraverso la quale l'energia della Terra
informa l'uomo e, contemporaneamente, è la porta oltre la quale
l'uomo getta tutte quelle energie, quelle informazioni che vuole dimenticare,
che sceglie di rimuovere dalla propria consapevolezza.
Nel piano fisico questo chakra controlla il processo dell'alimentazione.
Colore: viola oppure rosso molto scuro.
Noterete che tra il viola di questo chakra e il lilla del sahasrâra
c'è solo una differenza di luminosità: il lilla è
un viola più carico di bianco.
Anche questo conferma che il Cielo e la Terra, l'Ultracosciente e il
Subcosciente, lo Spirito e la Materia, ciò che rifiutiamo e ciò
verso cui tendiamo hanno la medesima origine, di fatto sono la stessa cosa
che si proietta ugualmente nell'oscurità e nella luce.
Bìja-mantra: LAM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: plesso pelvico come per lo svâdhishthàna,
infatti questi due chakra sono strettamente legati l'uno all'altro.
Punto del corpo sul quale ci si concentra: perineo.
Chakra dei piedi o chakra
radici
Sono legati al mulâdhàra chakra in uno stretto rapporto
di interdipendenza. Controllano il contatto con la Terra.
Se sono aperti vi è un buon contatto con la Terra e ciò
influisce positivamente sul mùlâdhâra-chakra che è
sollecitato ad aprirsi e ad accogliere energia.
D'altro canto, lo sviluppo di un buon contatto con la Terra favorisce
l'apertura del mùlâdhâra-chakra.
Colore: nero.
Bìja-mantra: SO.
Sede dei chakra nell'involucro fisico: piante dei piedi
Chakra delle ginocchia
o chakra radici.
Valgono le stesse cose dette per i chakra dei piedi, in quanto questi
chakra e quelli dei piedi sono così legati tra loro da poter essere
considerati quasi come un unico centro.
Colore: marrone.
Bìja-mantra:PAH.
Sede dei chakra nell'involucro fisico: centro delle ginocchia.
Chakra dei gomiti
o chakra fiore.
In questi centri l'energia della Terra, unendosi a quella del Cielo,
si trasforma in azioni.
I pensieri generati nell'àjnàchakra, i sentimenti nati
nell'àjnâ-chakra, qui vengono rielaborati per divenire azioni.
Colore: verde.
Bìjamantra:SO.
Sede dei chakra nell'involucro fisico: centro dei gomiti.
Chakra delle mani o chakra frutto.
Valgono le stesse cose dette per i chakra dei gomiti.
Anche questi chakra, infatti, sono così legati tra loro da poter
formare quasi un unico centro energetico.
Colore: arancione
Bìjamantra:HAM.
Sede dei chakra nell'involucro fisico: palme delle mani.
Ciò che si manifesta negli ultimi quattro chakra non è
che la conseguenza di ciò che è maturato nei primi sei: ecco
perché i cinque chakra del tronco e il chakra della testa sono considerati
i chakra principali.
Tuttavia, se l'energia viene trattenuta nei sei chakra centrali, diviene
difficile produrre dei risultati su questo piano materiale dell'esistenza
nel quale noi ci troviamo in quanto esseri incarnati.
In altre parole possiamo nutrire grandi e positivi progetti ma ci è
difficile realizzarli.
Inoltre estendere in modo equilibrato l'energia nei chakra periferici,
ovvero nei chakra degli arti, contribuisce all'apertura dei chakra centrali.
Una situazione nella quale l'energia è trattenuta nei chakra
centrali non è equilibrata e favorisce il consolidarsi e il moltiplicarsi
dei blocchi energetici.
La Terra.
È la sede della Prakriti, la Natura.
Rappresenta la dimensione materiale dell'universo.
Per l'uomo la Terra rappre senta anche la dimensione del subcosciente,
ovvero della consapevolezza rifiutata, rimossa, ad opera dell'essere mentale,
dal la sfera della coscienza individuale.
L'Ultracosciente e il Subcosciente sono due dimensioni virtualmente
divise dal senso dell'io.
L'individuo è una costruzione mentale che divide l'infinito
in due universi perfettamente uguali.
Per preservare la propria costruzione la mente incessantemente giudica,
ovvero separa la realtà.
Essa tiene al di sotto di sé tutto ciò che giudica oscurità,
ovvero male, e colloca al di sopra di sé tutto ciò che ritiene
luce, ossia bene.
Poiché ogni speculazione mentale nasce dalla medesima matrice
di divisione, la ragione spinge incessantemente l'uomo a muoversi, ad andare
da ciò che essa vede come un passato naturale e oscuro a ciò
che essa ritiene sarà un futuro spirituale e luminoso.
La ragione non può evitare di vedere nella Natura la morte e
il dolore, e dunque non può evitare di riporre dall'altro lato di
sé, nello Spirito, il riscatto dalla morte e dal dolore.
Ciò che la ragione non può vedere è che Natura
e Spirito, gioia e dolore, morte e vita sono la stessa identica cosa.
Per questo l'uomo non può stare fermo, egli è sempre
convinto che la luce si trovi da qualche altra parte e deve spostarsi per
raggiungerla, è convinto che l'oscurità gli stia alle spalle
e deve correre per sfuggirle.
In realtà noi siamo sempre nel punto assolutamente esatto, perciò
dobbiamo rimanere assolutamente immobili e completamente aperti.
Questa assoluta immobilità, questa completa apertura è
lo Yoga.
Le sedute
Tra poco inizierai a praticare Io Yoga: scegliti un luogo e un
tempo tranquillo.
Le sedute che ti proponiamo sono formate da pratiche di vario genere,
il cui scopo è principalmente quello di condurti verso la progressiva
integrazione delle tue energie.
Non ha molto senso nello Yoga parlare di tecniche più o meno
difficili in quanto ciò che conta è sempre e solo l'intensità
con la quale tu ti abbandoni all'esperienza.
Questo abbandono sarà qualcosa che crescerà in te gradualmente,
mano a mano che pratichi lo Yoga, giacché Io Yoga progressivamente
scioglierà tutte le tue resistenze. |