Non tutti gli autori attribuiscono gli stessi colori ai chakra.
Il Cielo.
Sahasrâra (il Loto dai mille petali).
Àjnâ-chakra (il Terzo Occhio).
Vishuddha-chakra.
 il chakra di relazione.
Anâhata-chakra.
 il chakra sublimatore.
Manipùra-chakra.
il chakra formatore.
Svàdhishthàna-chakra.
 il chakra motore. 
Mùlàdhàrachakra
È il chakra fondamento.
Chakra dei piedi o chakra radici
Chakra delle ginocchia o chakra radici.
Chakra dei gomiti o chakra fiore
Chakra delle mani o chakra frutto.
La Terra

  I chakra 

I chakra sono i centri della nostra attività psicofisica.
I chakra trasformano il prâna, l'energia cosmica, in energia individuale, in attività organica, fisica, emotiva e mentale.
La conoscenza di questi centri è molto importante nella pratica dello Yoga, giacché sia gli âsana che i prânâyâma sono pratiche che mirano alla stimolazione e al riequilibrio delle funzioni dei chakra.

Il nostro equilibrio psicofisico dipende dal funzionamento armonico dei chakra.
lì modo migliore di conoscere i chakra è quello di farne esperienza attraverso la pratica dello Yoga: sapere che esiste un determinato chakra, che si chiama in un determinato modo, si colloca in una determinata parte del corpo e governa determinate funzioni psicofisiche, senza poterlo percepire direttamente, non serve.
Le pratiche contenute in questo volume, dalle posizioni fisiche alle meditazioni, sono presentate proprio in modo tale da permetterti di sviluppare un'esperienza diretta dei chakra. 
Rilassati, Io Yoga non richiede nessuno sforzo, solo il piacere dell'azione... un'azione che si compie da sé.
Rilassa il tuo corpo, lascialo libero di esprimersi, le posizioni che esso assumerà sono del tutto naturali. 
Ascolta il piacere del tuo corpo che si muove, si stira. Respira... lascia libero il tuo corpo, rilassati, non opporre resistenza... e tutto si farà da sé.
Il senso della pratica dello Yoga è quello di liberare la tua energia: se costringi il tuo corpo nelle posizioni, se costringi la tua mente con la scusa di meditare, come puoi liberarti? 

Qui di seguito vengono illustrati i chakra principali del tronco e della testa, i chakra periferici degli arti, la dimensione ultracosciente del Cielo e la dimensione subcosciente della Terra. 

Il Cielo.
È la sede del Purusha, Io Spirito Supremo. Per l'uomo rappresenta anche la dimensione ultracosciente, ovvero il piano della Coscienza Sovramentale illuminata dallo Spirito.

Sahasrâra (il Loto dai mille petali).
È l'apertura attraverso la quale l'uomo è posto in contatto con il Cielo. 
Attraverso questa apertura discendono nell'uomo i poteri del Cielo come, per esempio, la fede, e attraverso quest'apertura la coscienza del l'uomo sale al Cielo per ricevere l'illuminazione e venire trasformata in Coscienza Universale. 
Il colore che corrisponde al sahasrâra è il lilla.

Àjnâ-chakra (il Terzo Occhio).
È il chakra rappresentatore.
In questo chakra l'energia della vita si trasforma in pensiero e in volontà cosciente, dunque è in questo chakra che si costruisce la nostra interpretazione mentale del reale fondata sul senso dell'individualità.
Finché questo chakra resta in prevalenza chiuso noi non possiamo vedere altro che la nostra raffigurazione mentale del reale e perciò rimaniamo prigionieri di Mâyâ il mondo dell'illusione creato dalla nostra mente.
Solo quando il Terzo Occhio si apre, acquisiamo il potere del corretto discernimento (viveka) attraverso il quale possiamo distinguere il mondo dell'illusione dalla vera realtà. 
Nel piano fisico questo chakra controlla il nostro sistema nervoso centrale e periferico.
Il colore del chakra è bianco puro oppure bianco leggermente dorato.
Non tutti gli autori attribuiscono gli stessi colori ai chakra. 
Quando vengono proposti due diversi colori per lo stesso chakra, l'ideale è che sia tu stesso a scegliere, fra i due colori, quello che personalmente senti più adatto a esprimere la natura del chakra.
Il bijàmantra, ovvero la vibrazione sonora che corrisponde a questo chakra, è OM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: ghiandola pineale.
Punto del corpo sul quale ci si deve concentrare per contattare il chakra: centro tra le sopracciglia.

Vishuddha-chakra.
È il chakra di relazione. 
In questo centro tutte le energie, trasformate negli altri centri in pensieri, emozioni, sentimenti, vengono rielaborate in modo tale da poter essere rese manifeste e comunicabili agli altri.
Con questo chakra noi recepiamo tutti i messaggi verbali che ci provengono dall'esterno. 
Nel piano fisico questo chakra controlla il processo della respirazione polmonare.
Il colore del chakra è blu.
lì bìja-mantra è HAM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: tiroide.
Punto del corpo sul quale ci si concentra: cavità della gola.

Anâhata-chakra.
È il chakra sublimatore.
In questo centro i desideri e le emozioni che si generano nel manipùra-chakra vengono sublimati.
Nel piano fisico questo chakra controlla l'apparato cardiocircolatorio. Colore: acquamarina, tra il verde e l'azzurro.
bìja-mantra: YAM. 
Sede del chakra nell'involucro fisico: plesso cardiaco.
Punto del corpo sul quale ci si concentra: centro del torace. 

Manipùra-chakra.
È il chakra formatore.
Questo chakra dà molteplici forme particolari, che corrispondono ai vari desideri dell'essere vitale, alla vibrazione che nello svàdhishthàna-chakra viene conferita all'energia vitale.
Nel piano fisico questo chakra controlla tutti i processi di trasformazione e assimilazione del cibo.
Colore: giallo.
Bìja-mantra:RAM. 
Sede del chakra nell'involucro fisico: plesso solare. 
Punto del corpo sul quale ci si concentra: ombelico.

Svàdhishthàna-chakra.
È il chakra motore. 
Questo chakra fornisce all'energia vitale, che a livello del mùlâdhàra-chakra è come l'acqua calma di un lago, la potente vibrazione che è all'origine dell'essere vitale.
Questa vibrazione originaria corrisponde al desiderio di vita e all'istinto sessuale.
Nel manipura-chakra il desiderio che fa vibrare l'energia viene riprodotto, moltiplicato in un'infinità di desideri secondari e di emozioni. 
Nel piano fisico questo chakra controlla le funzioni degli organi sessuali. 
Colore: rosso chiaro.
Bilamantra: VAM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: plesso pelvico. 
Punto del corpo sul quale ci si concentra: organi sessuali. 

Mùlàdhàrachakra
È il chakra fondamento. 
Questo centro, nel quale si genera l'impulso della fame e della sete, controlla il passaggio dell'energia della Terra attraverso il canale uomo.
Esso è l'apertura attraverso la quale l'energia della Terra informa l'uomo e, contemporaneamente, è la porta oltre la quale l'uomo getta tutte quelle energie, quelle informazioni che vuole dimenticare, che sceglie di rimuovere dalla propria consapevolezza. 
Nel piano fisico questo chakra controlla il processo dell'alimentazione. 
Colore: viola oppure rosso molto scuro.
Noterete che tra il viola di questo chakra e il lilla del sahasrâra c'è solo una differenza di luminosità: il lilla è un viola più carico di bianco.
Anche questo conferma che il Cielo e la Terra, l'Ultracosciente e il Subcosciente, lo Spirito e la Materia, ciò che rifiutiamo e ciò verso cui tendiamo hanno la medesima origine, di fatto sono la stessa cosa che si proietta ugualmente nell'oscurità e nella luce.
Bìja-mantra: LAM.
Sede del chakra nell'involucro fisico: plesso pelvico come per lo svâdhishthàna, infatti questi due chakra sono strettamente legati l'uno all'altro.
Punto del corpo sul quale ci si concentra: perineo. 

Chakra dei piedi o chakra radici
Sono legati al mulâdhàra chakra in uno stretto rapporto di interdipendenza. Controllano il contatto con la Terra.
Se sono aperti vi è un buon contatto con la Terra e ciò influisce positivamente sul mùlâdhâra-chakra che è sollecitato ad aprirsi e ad accogliere energia.
D'altro canto, lo sviluppo di un buon contatto con la Terra favorisce l'apertura del mùlâdhâra-chakra.
Colore: nero.
Bìja-mantra: SO.
Sede dei chakra nell'involucro fisico: piante dei piedi 

Chakra delle ginocchia o chakra radici.
Valgono le stesse cose dette per i chakra dei piedi, in quanto questi chakra e quelli dei piedi sono così legati tra loro da poter essere considerati quasi come un unico centro.
Colore: marrone. 
Bìja-mantra:PAH.
Sede dei chakra nell'involucro fisico: centro delle ginocchia.

Chakra dei gomiti o chakra fiore
In questi centri l'energia della Terra, unendosi a quella del Cielo, si trasforma in azioni. 
I pensieri generati nell'àjnàchakra, i sentimenti nati nell'àjnâ-chakra, qui vengono rielaborati per divenire azioni.
Colore: verde. 
Bìjamantra:SO. 
Sede dei chakra nell'involucro fisico: centro dei gomiti.

Chakra delle mani o chakra frutto
Valgono le stesse cose dette per i chakra dei gomiti.
Anche questi chakra, infatti, sono così legati tra loro da poter formare quasi un unico centro energetico.
Colore: arancione
Bìjamantra:HAM.
Sede dei chakra nell'involucro fisico: palme delle mani.
 

Ciò che si manifesta negli ultimi quattro chakra non è che la conseguenza di ciò che è maturato nei primi sei: ecco perché i cinque chakra del tronco e il chakra della testa sono considerati i chakra principali. 
Tuttavia, se l'energia viene trattenuta nei sei chakra centrali, diviene difficile produrre dei risultati su questo piano materiale dell'esistenza nel quale noi ci troviamo in quanto esseri incarnati.
In altre parole possiamo nutrire grandi e positivi progetti ma ci è difficile realizzarli. 
Inoltre estendere in modo equilibrato l'energia nei chakra periferici, ovvero nei chakra degli arti, contribuisce all'apertura dei chakra centrali.
Una situazione nella quale l'energia è trattenuta nei chakra centrali non è equilibrata e favorisce il consolidarsi e il moltiplicarsi dei blocchi energetici. 

La Terra.
È la sede della Prakriti,  la Natura.
Rappresenta la dimensione materiale dell'universo. 
Per l'uomo la Terra rappre senta anche la dimensione del subcosciente, ovvero della consapevolezza rifiutata, rimossa, ad opera dell'essere mentale, dal la sfera della coscienza individuale.

L'Ultracosciente e il Subcosciente sono due dimensioni virtualmente divise dal senso dell'io.
L'individuo è una costruzione mentale che divide l'infinito in due universi perfettamente uguali.
Per preservare la propria costruzione la mente incessantemente giudica, ovvero separa la realtà. 
Essa tiene al di sotto di sé tutto ciò che giudica oscurità, ovvero male, e colloca al di sopra di sé tutto ciò che ritiene luce, ossia bene. 
Poiché ogni speculazione mentale nasce dalla medesima matrice di divisione, la ragione spinge incessantemente l'uomo a muoversi, ad andare da ciò che essa vede come un passato naturale e oscuro a ciò che essa ritiene sarà un futuro spirituale e luminoso. 
La ragione non può evitare di vedere nella Natura la morte e il dolore, e dunque non può evitare di riporre dall'altro lato di sé, nello Spirito, il riscatto dalla morte e dal dolore. 
Ciò che la ragione non può vedere è che Natura e Spirito, gioia e dolore, morte e vita sono la stessa identica cosa. 
Per questo l'uomo non può stare fermo, egli è sempre convinto che la luce si trovi da qualche altra parte e deve spostarsi per raggiungerla, è convinto che l'oscurità gli stia alle spalle e deve correre per sfuggirle.
In realtà noi siamo sempre nel punto assolutamente esatto, perciò dobbiamo rimanere assolutamente immobili e completamente aperti.
Questa assoluta immobilità, questa completa apertura è lo Yoga.

Le sedute

 Tra poco inizierai a praticare Io Yoga: scegliti un luogo e un tempo tranquillo. 
Le sedute che ti proponiamo sono formate da pratiche di vario genere, il cui scopo è principalmente quello di condurti verso la progressiva integrazione delle tue energie.
Non ha molto senso nello Yoga parlare di tecniche più o meno difficili in quanto ciò che conta è sempre e solo l'intensità con la quale tu ti abbandoni all'esperienza.
Questo abbandono sarà qualcosa che crescerà in te gradualmente, mano a mano che pratichi lo Yoga, giacché Io Yoga progressivamente scioglierà tutte le tue resistenze.