La Fiera di Brea

Molte storie possono avere inizio nella grande fiera d'Autunno che regolarmente si svolge ogni anno a Brea. Gente del nord, del sud e dell'est percorrono il Verdecammino e la Grande Via dell'Est per raggiungere la piccola cittadina, che annualmente diventa sede di uno dei più importanti mercati del Nord. I PG possono decidervi di parteciparvi per vari motivi: dalla semplice curiosità, al tentativo di ricercare particolari oggetti, oppure per partecipare ad uno dei tanti tornei che sono in programma. Le due principale arterie di comunicazione sono in questo periodo intensamente battute da carovanieri provenienti da tutto il nord, che sperano di poter operare lucrose vendite. Nani, mercanti dunedain, uomini del Nord, abitanti dei regni della Cardolan, esponenti delle Gilde di Tharbad, alcuni elfi di Gran Burrone, hobbit della Contea, si dirigono a Brea, chi in cerca di suppellettili impossibili altrimenti da trovare (preziose decorazioni che potranno far felice qualche signorotto), chi in cerca di erbe, medicinali, particolari cibi, e chi, infine, per misurarsi nelle gare d'abilità che, vedendo così tante razze parteciparvi, sono anche ottimo spunto per apprendere nuove tecniche di combattimento, di costruzione d'armi. La Fiera non è semplicemente soltanto un momento di scambi commerciali, ma è anche uno dei rari momenti in cui culture così diverse entrano in contatto, scambiandosi conoscenze e informazioni che potrebbero risultare, in futuro, preziose. Cantastorie, saltinbanchi godono, se sanno fare bene il loro mestiere, di notevole considerazione in questo periodo, e le loro canzoni, come le loro leggende, sono altamente richieste sia all'interno delle osterie, sia in spazi improvvisati all'interno della fiera. Gare di danza si svolgono tutte le sere, quando la fiera chiude è inizia la vera e propria festa, fatta di litri di birra, cibo, musica e buona compagnia. Ovviamente data la notevole confluenza di persone le guardie sono indaffarate per proteggere mercanti e avventori da scaltri ladri che, come i commercianti, intravedono in queste occasioni la possibilità di ottimi "affari". La Fiera si svolge sui colli di Brea, dato che la piazza del mercato è troppo piccola per poter ospitare le decine e decine di carovane, animali e banconi che la raggiungono in Autunno. Una piccola corte, composta dal sindaco e da due ufficiali degli altri villaggi, dirime le dispute che possono sorgere in questo periodo di trambusto: le sue decisioni sono unanimamente riconosciute e rispettate da tutti i partecipani. Brea non ha strutture turistiche "adeguate" per poter ospitare tutti: la locanda "Il Riposo del Re", e la "Trota azzurra" di Conca, sono troppo piccole per poter dare alloggio anche soltanto un decimo dei nuovi arrivati. Succede così molto spesso che i grandi proprietari di Brea affittino camere e stalle a prezzi non modici per tutta la durata della Fiera, mentre la maggior parte dei carovanieri preferisce dormire all'aria aperta o sulle carovane, riunendosi in gruppi, in modo tale che opportuni turni di guardia possano scoraggiare eventuali malintenzionati.
È inutile dire cosa si possa trovare all'interno di una Fiera, quindi è preferibile ricordare che cosa non si può trovare: oggetti magici strabilianti (anche se qualche mercante potrebbe tentare di vendere una spada di ottima fattura spacciandola per una spada benedetta da un vecchio saggio che...), erbe miracolose (niente Oiolosse...), o portentosi animali. La Fiera è innanzitutto un mercato di animali, pelli, cibo, bevande, erbe curative, botti, vestiti, non una fiera del magico e quindi ogni Master deve porre un limite alla cerca dei PG. Questi poi dovrebbero capire che l'esigenze dei più sono quelle di fare buone scorte per l'inverno, comprare un giovane e robusto animale da soma, e non ricercare spade incantate che permettano avventure emozionanti. Nulla comunque vieta che qualche prodotto particolare, posseduto, ad esempio, da un commerciante nano, o da un elfo posssa manifestare insospettate proprietà. Tutto dipende sempre e comunque dal Master. Oltre al pagamento in moneta, ben accetto è anche il baratto.

Il Torneo

Il torneo d'armi si organizza la mattina stessa dell'inizio della fiera ed ha una ricompensa finale di 5 monete d'oro. Poco lontano dal centro della fiera, su d'una piccola conca circondata da alberi si affrontano in un combattimento in mischia avventurieri, semplici iuvenis (cavalieri tali da poco tempo) in cerca di fama e gloria, oltre che di un titolo cui vantarsi e primo passo di quel cursus honorum che, di torneo in torneo,di vittoria in vittoria, di premio in premio, di corte in corte, li condurrà, forse, al matrimonio con qualche ricca ereditiera. Fondamentale è la scelta del periodo storico in cui l'avventura è ambientata: durante il regno dell'Atrhedain editti regi consentiranno il torneo a patto che le armi siano à plaisance, "cortesi", cioè spade dal filo smussato o lance il cui ferro appuntito è sostituito da supporti a corona, a sfera o a coppa rovesciata, in maniera da evitare letali ferite da punta. In questo caso i combattimenti possono essere risolti sulla apposita tabella di Rolemaster "Brawling". In altre epoche gli scontri, sebbene non abbiano mai lo scopo di uccidere, possono essere condotti con armi normali à outrance. Le grida dei partecipanti, gli incitamenti del pubbilco, gli alti richiami della Corte, il fragore delle armi che cozzano tra di loro e volano a pezzi in aria, non deve far dimenticare che qualora un avversario fosse disarmato o ferito seriamente, lo scontro avrebbe termine. Una sconfitta costituisce una adeguata punizione per un cavaliere, il cui dolore si manifesterà con pianti e urla disperate. La morte rimane comunque un fatto accidentale.
Ci sono inoltre tornei di tiro con l'arco e prove di forza. Alla fine delle varie prove i vincitori saranno pubblicamente premiati e potranno vantare il titolo di Furia di Brea.

La Fiera è un momento di estrema importanza per un mondo in cui le comunicazioni sono precarie, in cui le notizie circolano poco e i cui gli spazi sociali esterni ad una comunità sono assai ristretti. Ricostruire il frastuono, le grida dei mercanti, le canzoni di misteriosi bardi, il movimento di genti ed animali significa realmente ricostruire anche una piccola parte della Middle-Earth.


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Spunti per avventure

Una Torre tra querce ed olmi

Cartina di Brea